Proutist Universal Italia

Proutist Universal Italia

ultime ricerche
... altre ricerche ...
Home > Sistema politico > Democrazia e sistema elettorale
RSS Atom stampa
Home
Chi siamo
Sistema economico
Dinamiche sociali
Sistema politico
Cultura e pseudocultura
I principi del Prout
Ambiente
Zone socioeconomiche
Istituto di ricerca Prout
I Proutisti a Genova
La lotta per l'Art 18
Link
Contatti
Indice per titolo

Democrazia Economica
Garantire a tutti la disponibilità delle minime necessità compresi cibo, vestiti, case, sanità, istruzione. Il diritto al lavoro è un requisito fondamentale per la garanzia delle minime necessità. Lo stato deve sostenere chi non è in grado di essere autosufficiente. Questo non è solo un diritto individuale, ma anche una necessità per lo sviluppo collettivo.
Incrementare costantemente il potere d'acquisto delle persone ridistribuendo la ricchezza. Sviluppare l'utilizzo delle risorse locali e sostenere la produzione di beni essenziali per soddisfare il consumo dell'intera popolazione.
Le persone devono avere il diritto di decidere dell'economia locale, quindi le imprese devono essere il più possibile gestite da cooperative o da sistemi aziendali che permettano ad ogni lavoratore di essere imprenditore dell'azienda per cui lavora, partecipando agli utili, ai rischi e alle decisioni.
Le persone che non vivono in una zona economica o che non intendono viverci stabilmente, non devono interferire nel controllo dell'economia locale.
Democrazia e sistema elettorale

Tra tutte le forme di governo, la democrazia non può essere considerata come un sistema definitivo. La democrazia, sebbene difettosa, può essere migliore di altre forme di governo sviluppate finora dagli uomini, ma è certamente ragionevole accettare a cuore aperto qualsiasi sistema di governo migliore che venga creato in futuro. Sono già venuti alla luce un certo numero di difetti e di crepe della democrazia, e la gente ha già cominciato a porvi rimedio. In una forma di governo democratica l'ammissione di un candidato è ottenuta con la maggioranza dei voti ma questa idoneità non è realmente verificata in tutti i casi. Io sono dell'opinione che la popolarità delle persone che ottengono la maggioranza dei voti, se non hanno ottenuto la maggioranza assoluta, dovrebbe essere sottoposta ad una nuova prova. In tali elezioni si dovrà fare in modo di poter votare sia a favore che contro i candidati, i quali saranno considerati eletti solo quando otterranno la maggioranza dei voti a favore.

Nessun candidato può essere dichiarato eletto senza un confronto. Persone ricche e influenti possono costringere altri candidati a ritirarsi per mezzo di intimidazioni o di denaro. E' per questo motivo che la popolarità di un candidato dovrebbe essere verificata quando c'è un solo candidato in un distretto. E se tale candidato perde l'elezione, allora, insieme a tutti quelli che si sono ritirati, non potranno più candidarsi alle elezioni seguenti, cioè dovranno attendere fino alle successive elezioni generali. Sebbene il sistema delle poltrone riservate sia contro i principi della democrazia, potrà essere mantenuto per qualche tempo per comunità arretrate e per minoranze. Si può, comunque, osservare che ci sono pochissime persone veramente efficienti fra i rappresentanti dei gruppi arretrati. Di conseguenza non è desiderabile concedere il diritto a concorrere a una poltrona riservata ad un'unica comunità. Nelle elezioni preliminari per una poltrona riservata a un certo gruppo possono partecipare soltanto i membri di tale comunità. In questo modo gli elettori locali potranno eleggere due persone per un posto, e in seguito, con elezioni generali, se ne sceglierà uno di loro. Se nelle votazioni preliminari viene eletto un solo candidato, cioè se non ci sono oppositori, la sua popolarità dovrà essere verificata con la consultazione di tutto l'elettorato. Queste regole per le poltrone riservate saranno adottate solo quando qualche minoranza o gruppo arretrato ne farà esplicita richiesta.

Tutti i candidati alle elezioni dovranno pubblicare i loro programmi "nero su bianco". Se, ad elezione avvenuta, un qualsiasi candidato dovesse agire in maniera contraria alle proprie dichiarazioni, sarà citato in giudizio per appurare la verità. Se condannato, la sua elezione sarà annullata. Fa piacere sentir affermare che ogni adulto ha il diritto di votare, ma non si può negare che degli elettori politicamente ignoranti, di fatto, indeboliscono i governi, per questo è desiderabile che le persone senza istruzione e senza conoscenza non possano esercitare questa facoltà. La democrazia in un paese con forte analfabetismo è solo una farsa. In tali paesi persone false e mistificatrici possono facilmente catturare i voti delle masse ignoranti, o addirittura comprarli. Gli analfabeti in tali paesi possono essere ingannati molto facilmente da coloro che invocano le caste o il nazionalismo.

Il successo della democrazia dipende dalla cultura e dalla coscienza politica degli elettori, perciò, il miglioramento dell'istruzione è una necessità primaria in un paese democratico. Quindi, nell'interesse generale, deve essere garantita a tutti l'istruzione. Non è invece desiderabile la pressione del governo sul sistema educativo, poiché il partito al potere diffonderà la propria ideologia per mezzo del sistema educativo. L'allargamento della partecipazione politica. Per contrastare la minaccia di un regime totalitario un numero sempre più grande di persone dovrebbe partecipare al processo politico. Il fatto stesso di partecipare aumenta l'identificazione individuale con il processo politico ed il senso di responsabilità verso di esso. Il fatto che questa partecipazione venga attuata in un regime democratico o dittatoriale, con un partito unico o con un sistema multipartitico può essere di secondaria importanza rispetto all'aumento del ruolo della partecipazione attiva alle responsabilità della politica. Perché tutto questo possa avere successo, deve essere eliminata la minaccia della repressione nel caso si esprimano visioni contrastanti con quelle di potere. Questo è il solo modo per sostituire i burocrati professionisti con una gestione umanistica. Dobbiamo passare da una "democrazia degli spettatori", dove l'opinione della gente non ha alcun valore, ad una "democrazia della partecipazione" dove gli affari della comunità sono significativi e importanti per il cittadino quanto i suoi affari privati. Comitati sociali Per il corretto funzionamento della società e per equilibrare il monopolio di potere della struttura politica, deve essere sviluppata una struttura sociale. La relazione tra le due strutture deve essere definita nel linguaggio più chiaro per stabilire gli obbiettivi e le funzioni di coordinamento dell'intero sistema. Il quale deve funzionare come un corpo organizzato in modo che ogni componente sia di sostegno all'altro. Alla fine il successo delle istituzioni sociali dipenderà dall'evoluzione di una adeguata cultura sociale basata sui valori spirituali dell'umanesimo.
Gli intellettuali che danno importanza ai valori umani e le persone spiritualmente illuminate, la cui integrità morale è al di sopra di ogni dubbio dovrebbero organizzare se stesse per formare una struttura sociale tramite l'istituzione di Comitati Sociali.

2005-12-04 Proutist Universal Italia

PROUT è equilibrio fra:
Necessità delle persone
Garanzia delle necessità primarie (cibo, vestiario, casa, istruzione, sanità)
Distribuzione della ricchezza
Intervento statale
Garantire alle imprese l'acquisto di materie prime, energia e trasporti al prezzo minimo di mercato
Garantire la concorrenza, impedendo la formazione di monopoli e concentrazioni dannose di potere economico
Libero mercato
Controllo diretto dei lavoratori tramite la cooperazione coordinata per le grandi e medie imprese
Gestione a conduzione famigliare delle piccole imprese e delle imprese artigiane
Capitalismo, Comunismo e Democrazia Economica